Resoconto della presentazione delle firme al Senato
Il bilancio previdenziale Italiano e' pienamente sostenibile Roma, 19 novembre 2015
Illustrata al Senato la petizione per l'aumento delle pensioni basse
E' arrivato sul tavolo della Presidenza del Senato della Repubblica il testo della petizione lanciata a maggio dall'ANP CIA per aumentare le pensioni minime, per difendere i diritti dei pensionati, per eliminare i vitalizi d'oro, perché non si faccia più cassa con i più deboli.
Queste sacrosante richieste non possono più essere eluse lo chiedono gli oltre 2,2 milioni di anziani che vivono con pensioni di 500 euro al mese e gli altri 6 milioni di anziani la cui pensione non arriva ai 1.000 euro mensili.
Nella tavola rotonda svoltasi presso l'Auditorium Giuseppe Avorio, gremito di donne e uomini che ogni giorno fanno i conti con le loro misere pensioni, è stato sottolineato, sia nella relazione del Presidente del Patronato INAC, Antonio Barile, sia nell'intervento del Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, on. Cesare Damiano, che occorre tenere ben separati i conti previdenziali (cioè quelli che fanno riferimento ai contributi versati dai lavoratori dipendenti, dai lavoratori autonomi, dai datori di lavoro) e quelli assistenziali. Troppo spesso si fa confusione ed allora compaiono i grossi titoloni sul prossimo fallimento del sistema pensionistico italiano. Ma le cose non stanno così. Il bilancio previdenziale del nostro Paese regge anche nelle proiezioni dei prossimi trent'anni.
Anche gli altri partecipanti alla tavola rotonda - molto ben coordinata dal vicedirettore del TG3, Giuliano Giubilei – Annalisa Mandorino, vicesegretario di Cittadinanza Attiva e Valter Marani, presidente CIPLA, hanno portato un ricco contributo partendo dalle tante iniziative svolte nel Paese ed hanno evidenziato la giustezza delle richieste fatte dall'ANP.
Vincenzo Brocco, presidente nazionale ANP, ha rivendicato nei suoi ripetuti interventi, l'equità, la solidarietà e la giustizia sociale verso i pensionati: una categoria che è sempre più ai margini del dibattito politico. Il Governo deve adeguare i minimi di pensione, non si possono più ignorare gli appelli di tante persone che hanno lavorato una vita, versato i contributi e si trovano assegni sempre più magri. I pensionati che sempre hanno dimostrato solidarietà con le nuove generazioni, hanno finora garantito in larga misura la tenuta sociale delle famiglie e del Paese. Hanno quindi diritto ad un invecchiamento attivo, sereno e sano.
Le conclusioni del presidente CIA, Secondo Scanavino, hanno evidenziato la grande mobilitazione che la organizzazione ha messo in campo in questi mesi per porre all'attenzione del Governo e del Parlamento e di tutte le istituzioni pubbliche, queste giuste rivendicazioni e l'impegno a continuare l'attività affinché esse trovino giusta accoglienza: non si chiede la luna, ma cose fattibili e realizzabili.
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