Decreto Aiuti bis: Anp-Cia, buone le intenzioni, ma insufficienti le misure
05 agosto 2022
Buona l'iniziativa del governo che, pur nella condizione di crisi, adotta un provvedimento importante nella dimensione di oltre 17 miliardi di euro e che nella sostanza, per la loro destinazione, ovvero famiglie e imprese, mostra di affrontare l'emergenza sociale scatenata da inflazione e caro bollette. Buone le intenzioni, quindi, ma sono insufficienti le misure. Così Anp, l'Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, a commento del Decreto Aiuti bis varato ieri sera dal Consiglio dei Ministri.
Sono da apprezzare, continua Anp-Cia, gli interventi per il contenimento dei costi energetici e l'aumento, rispetto alla previsione iniziale, del taglio del cuneo fiscale. Va bene, poi, l'anticipo del 2% dell'indicizzazione delle pensioni, sebbene sia stato alleggerito e riservato, però, solo ai pensionati con reddito fino a 35 mila euro, in pratica a coloro che ricevono 2.692 euro lordi al mese. Dunque -precisa Anp-Cia- pur essendo interventi apprezzabili, producono effetti assai modesti.
In sostanza -chiarisce l'Associazione nazionale pensionati di Cia- lo stanziamento sulle pensioni a cominciare da quelle minime, significherà un aumento di appena 10 euro mensili. Certamente non possono essere i provvedimenti emergenziali a risolvere il problema delle pensioni basse, ma ancora una volta ci tocca ribadire che se si vuole veramente rafforzare la difesa delle condizioni dei pensionati, e combattere il disagio sociale, occorrono misure strutturali.
Nel dettaglio, Anp-Cia chiede: l'aumento delle pensioni minime a livello di quelle di cittadinanza (780 euro); l'estensione della quattordicesima mensilità; la modifica del meccanismo di rivalutazione delle pensioni per rispondere meglio agli aumenti dei generi di prima necessità e la riduzione significativa del carico fiscale sulle pensioni. Inoltre, è urgente una dotazione seria di servizi sociosanitari, soprattutto nelle aree interne e rurali del Paese e per la tutela dei più fragili.
"Il governo uscente, come il prossimo esecutivo -ha detto il presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo- dovrebbero avere sempre a mente, e mai negoziare, la salvaguardia della dignità delle persone e il rispetto degli anziani che sono sempre stati fondamentali in famiglia come nelle comunità. Il loro contributo alla tenuta del Paese andrebbe riconosciuto e non svilito".
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