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Assemblea regionale Anp-Cia Basilicata

Con i Comuni per un Distretto della Salute e dell’Accoglienza.

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Assemblea regionale Anp-Cia Basilicata

27 aprile 2021

"Rafforzare la sanità a garanzia di tutti i cittadini per rinnovare il sistema socio-sanitario pubblico nelle aree rurali e in quelle urbane": è il tema dell'Assemblea regionale dell'Anp (Associazione Nazionale Pensionati) aderente alla Cia-Agricoltori, che si è tenuta in videoconferenza. L'Assemblea ha rinnovato gli organi eleggendo il Presidente, Paolo Carbone, il Vice-Presidente, Saverio Carlucci, e il Segretario, Vincenzo Santarsiero.

Nei giorni scorsi l'Anp ha rivolto un appello al Commissario straordinario per l'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, e al Presidente della Regione, Vito Bardi, perché la campagna vaccinale in corso non penalizzi le persone over 65 anni che risiedono nelle aree rurali. Guardando al post pandemia è stata lanciata l'idea di costruire nella nostra Regione il Distretto della Salute e dell'Accoglienza d'intesa con i Comuni,  la Cooperazione Sociale e  il Terzo Settore, vincendo la sfida dei divari di cittadinanza che -è stato evidenziato-  "dobbiamo ripensare e riqualificare verso le nostre Comunità specie nei piccoli Comuni e nelle aree rurali che sono gran parte dei nostri territori, sia materiali che immateriali, con una forte spinta alla digitalizzazione e nuove forme di collegamento".

"Si tratta -spiega il Direttore della Cia di Potenza e Matera Donato Di Stefano- di uno strumento sistemico che vuole aprire a nuove opportunità sul versante dello sviluppo della nostra Regione in termini di ospitalità e turismo sociale e accoglienza a partire dai nostri Borghi e nelle nostre strutture abitative. Vogliamo partire dal variegato mondo dei pensionati che in Basilicata sono circa 200.000 e sono una risorsa sul versante culturale, sociale, etico e anche economico, un nuovo modello di invecchiamento attivo che trova nei borghi e nelle contrade lucane una nuova dimensione del vivere quotidiano in serenità, in Comunità armonioso e organizzate".

"L'Anp -afferma il Presidente Paolo Carbone- punta ad avviare un grande progetto di ospitalità diffusa che fa del benessere e dell'invecchiamento attivo e tutelato il perno di una nuova cultura della residenzialità sociale e socio-sanitaria attivo all'interno di realtà che presentano elevati standard di qualità della vita partire dalla salubrità dei luoghi dalla qualità dei servizi alle cure e all'assistenza della persona da garantire a livello locale e nei nostri Comuni. Vi sono tutte le condizioni -sottolinea- per aprire a questo macro-segmento economico, che deve diventare occasione di imprenditorialità a ogni livello con specializzazioni e acquisizioni di competenze per elevare la qualità delle relazioni, nell'organizzazione dei servizi nel garantire assistenza a persone e famiglie che chiedono una nuova qualità della residenzialità fatta di sicurezza e tranquillità su ogni cosa e su tutti i bisogni come persona, cittadino e utente".

"Sulla scorta di queste elaborazioni -annuncia Di Stefano- presenteremo nelle prossime settimane alla Regione e nello specifico al Dipartimento Tutela della persona un apposito dossier che vuole rappresentare e tenere in debita considerazione alcune peculiarità dei pensionati lucani, di cui oltre il 50% vive in piccole realtà comunali rurali e frazioni, che percepisce in circa l'80% dei casi meno di €1.000 mensile e di queste oltre 1/3 sono prestazioni integrate al minimo con importi mensili di circa €500".

Questo stato di cose richiama un'altra peculiarità tutta lucana, che riguarda il basso tasso demografico fra abitanti e territorio, che vede oltre 100 Comuni sotto i 5.000 abitanti, circa 90 sotto i 3.000, 30 sotto i 1.000 e 10 sotto i 500, che si compone di oltre 2.000 contrade rurali tutte abitate, e che conta una popolazione di circa 560.000 abitanti di cui circa il 30% è ultrasessantacinquenne e oltre 15% ultraottantenne e poco più di 200.000 nuclei familiari. Tale situazione demografica è il fattore discriminante di tutte le politiche riconducibili ai servizi alla persona e alle salute, nella nostra Basilicata, con risvolti evidenti sia sulla spesa-costi, sia sulla qualità della stessa e persino sul versante occupazionale.

"Per l'Anp-Cia è da questo ineludibile status di cose che bisogna ripartire per scrivere progetti e programmi nella nostra Regione, -conclude una nota dell'Associazione- compresi i piani riconducibili ai servizi socio-assistenziali e socio-sanitari che devono tener conto anche della "lezione" che emerge dal Covid e di come gestiamo la fase post Covid-19″.

All'Assemblea sono intervenuti: Salvatore Adduce, Presidente di ANCI Basilicata, Marcello Pittella della Commissione Politiche sociali Regione Basilicata, Caterina Salvia di Legacoop sociale, Franco Tinelli, Responsabile politiche per il Sud di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo e Daniela Zilli, rispettivamente Presidente e Segretario nazionale dell'Associazione Pensionati della CIA-Agricoltori Italiani".

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