Anp-Cia Padova: luce e gas alle stelle, rincari sulle famiglie. Per i padovani la stangata è da 24,8 milioni
12 luglio 2021
Sos da consumatori e sindacati: un nucleo medio si ritroverà a pagare almeno 62,40 euro in più rispetto all'anno scorso.
Sessantadue euro e quaranta a famiglia. Che letta così può sembrare una cifra "modesta", ma che in realtà pesa fortemente sui bilanci degli italiani, reduci dalle difficoltà del periodo Covid. È questa la cifra che i rincari di luce e gas richiederanno alle famiglie padovane e si può dire che poteva andare anche peggio: a contenere la somma ci ha pensato il recente decreto "taglia bollette" che in qualche modo ha alleggerito la stangata estiva.
I rincari dal 1° Luglio 2021 -lo stimano le Associazioni di consumatori- per energia elettrica e metano, che aumentano rispettivamente nel terzo trimestre dell'anno del 9,9 e del 15,3 per cento. Tenendo conto che il rincaro del gas, in qualche modo, compensa il calo delle quotazioni dei mesi scorsi, si stima che la spesa di una famiglia media italiana crescerà almeno di 62,40 euro in un anno. Il periodo di riferimento è quello che va dal 1° Ottobre 2020 al 30 Settembre 2021. La cifra, moltiplicata per le quasi 398 mila famiglie residenti tra città e provincia, peserà dunque sul Padovano per un totale di 24,82 milioni di euro.
Inutile sottolineare che, di questi tempi, il peso sulle famiglie di oltre 60 euro di spesa aggiuntiva si fa sentire. Basti pensare che questi soldi -lo dice l'Istat in uno dei suoi ultimi rapporti- è pari alla spesa media mensile che una famiglia si trova ad affrontare per le comunicazioni (telefono e connessioni) e a più di metà di quanto un nucleo spende al mese per mobili, articoli e servizi per la casa. E ancora, è più della metà della spesa mensile per abbigliamento e calzature e la stessa proporzione vale anche per i servizi sanitari e le spese per la salute.
Le Associazioni dei consumatori non hanno mancato di farsi sentire. Preoccupati per i rincari ci sono anche i pensionati della Cia di Padova.
"Durante la pandemia i pensionati hanno pagato più di tutti la conseguente crisi economica. Non abbiamo ricevuto alcun sostegno né dal Governo di Giuseppe Conte, né da quello di Mario Draghi -denuncia il Presidente Anp-Cia Padova, Dino Milanello- Diciamo "no", e lo facciamo a gran voce, al rimbalzo delle bollette di luce e gas: sarà una vera catastrofe. Molti, che già si trovano in un contesto di solitudine ed emarginazione, saranno costretti a rinunciare a tutto".
"In Italia -continua Dino Milanello- quasi la metà dei pensionati vive in una condizione di semipovertà, con un assegno di meno di 1.000 euro lordi al mese. Di questi, 2,2 milioni percepiscono la minima, circa 500 euro al mese. A tale proposito ci impegniamo a chiedere, nelle sedi opportune, una diminuzione del 30% delle bollette di gas, acqua e luce per i cittadini che hanno un reddito Isee che non superi la soglia degli 8.265 euro o un reddito Isee che non vada oltre i 20.000 euro, nel caso di un nucleo familiare numeroso (quattro o più figli a carico).
"Domanderemo -conclude il Presidente Anp-Cia Padova- l'esenzione totale degli aumenti delle tariffe per i cittadini con redditi inferiori ai 1.000 euro lordi e un abbattimento dei costi fissi, che rimangono sproporzionati rispetto ai consumi".
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